2 GIUGNO 2011: I PRECARI VUOTANO IL SACCO

INVIATECI LE VOSTRE ESPERIENZE A cirasole.do@libero.it

Cari amici precari, il 2 GIUGNO viene celebrata la Festa della REPUBBLCA ITALIANA.

L’Italia quale repubblica DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO, garantisce i DIRITTI INVIOLABILI DEGLI UOMINI, i quali hanno TUTTI PARI DIGNITA' SOCIALE.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli, di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini e che impediscono il pieno sviluppo della persona.

In altre parole la nostra classe politica, che ha giurato fedeltà alla nostra Costituzione, ha il dovere primario di promuove il diritto al lavoro e tutte le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Al contrario detta classe legifera a vantaggio dell'impresa e della pubblica amministrazione, permettendo di sfruttare il lavoratore precario che è costretto assieme al disoccupato a sopportare gli effetti della crisi economica, la mancanza di continuità del rapporto di lavoro , la mancanza di certezza sul futuro, la mancanza di un reddito adeguato su cui poter contare per pianificare la propria vita presente e futura.

Il fenomeno degenerativo dei contratti atipici cosiddetti flessibili (contratto di somministrazione, apprendistato, contratto di lavoro ripartito, contratto di lavoro intermittente, lavoro accessorio, lavoro occasionale, contratto a progetto, part-time, contratti a termine, lavoro interinale, lavoro parasubordinato, lavoro a collaborazione), fa emergere fattori discriminanti rispetto alla durata, alla copertura assicurativa, alla sicurezza sociale, ai diritti, all'assenza o meno dei meccanismi di anzianità, al quantum del compenso ed al trattamento previdenziale.

La flessibilità dunque si connota soprattutto come compressione dei diritti del lavoratore, della lavoratrice, delle giovani coppie, delle giovani mamme che sempre più sono costrette a rinunciare alla prole pur di non perdere il lavoro.

Inoltre il precariato è una delle principali voci che determinano l'attivo dell'INPS usato per colmare il disavanzo dello stesso ente e che già mai verrà impiegato per il pagamento di pensioni ai precari.

I contributi versati all'Inps dai parasubordinati, dai precari in assenza del raggiungimento dei «requisiti minimi» vengono usati per pagare le pensioni di altri, non danno diritto alcuno al precario.

Se allo sfruttamento del lavoratore precario si aggiunge lo sfruttamento del praticante-tirocinante-stagista, capiamo come vi è oggi più che mai, all’alba della globalizzazione la necessità di ripartire dal pieno rispetto della Carta Costituzionale, ovvero dal diritto alla stabilità lavorativa.

Il movimento pacifico “La nuova resistenza 25 aprile 2011” si oppone a tutte le forme di sfruttamento del lavoratore, e crede fermamente che la FUGA DI CERVELLI dall’Italia, può essere soppressa solo se gli stessi giovani e non più giovani insieme, si impegnino per edificare una nuova società.

AL FINE DI FAR SENTRE LA PROPRIA VOCE IL MOVIMENTO HA DECISO DI RACCOGLIERE FINO Al 2 GIUGNO LE VOSTRE ESPERIENZE, LA VOSTRA STORIA DA PRECARIO, I VOSTRI STUDI, I VOSTRI SOGNI ED IL VOSTRO REDDITO E PUBBLICARLE NELLA STESSA DATA IN QUESTO BLOG.

LE VOSTRE TESTIMONIANZE INOLTRE VERRANO INVIATE A TUTTE LE FORZE POLITICHE NAZIONALI, AL PRESIDENTE DELLA REPPUBLICA, AL PRESIDENTE DELLA CAMERA E DEL SENATO, AL MINISTRO DEL LAVORO, AL PRESIDENTE BERLUSCONI, NONCHE AL PRESIDENTE IN CARICA DELLA COMMISSIONE EUROPEA J. M. BARROSO, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO HERMAN VAN ROMPUY E AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO JERZY BUZEK.

Se tutto ciò non bastasse, presenteremo una petizione al Parlamento europeo, ai sensi dell'articolo 227 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in merito all’applicazione in Italia della direttiva europea 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato che riafferma il principio secondo il quale i contratti a tempo indeterminato sono e continueranno ad essere la forma comune dei rapporti di lavoro fra i datori di lavoro e i lavoratori.

In detta petizione presenteremo tutte le forme di raggiro della norma europea, e chiederemo maggiori sanzioni per gli enti ed imprese che sfruttano il lavoratore precario, quale la trasformazione di diritto del contratto di lavoro da determinato a indeterminato.



INVIATECI LE VOSTRE ESPERIENZE A QUESTA EMAIL cirasole.do@libero.it L’ITALIA HA BISOGNO DI UNA NUOVA VOCE.



DOMENICO CIRASOLE

Il movimento “La nuova resistenza 25 aprile 2011”

http://precariesenzalavoro.blogspot.com/

cirasole.do@libero.it

TG 28.03.11 Precari Asl di Bari, rabbia e delusione davanti all'assessor...





PRECARI: FITTO COME PONZIO PILATO SE NE LAVO’ LE MANI


I MEDICI, INFERMIERI, TECNICI, DIETISTI, TERAPISTI DELLA PUGLA NON CONDIVIDONO LA SCELTA DEL GOVERNO NAZIONALE DI RIDURRE IL DEBITO PUBBLICO IMPONENDO UN RIORDINO OSPEDALIERO CHE HA COME SOLO FINE LA RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA PARTENDO E LIMITANDOSI ALLA SPESA DEL PERSONALE.



DOPO VARI APPELLI RIVOLTI AL MINISTRO RAFFAELLE FITTO, DI CONCEDERE ANCHE IN PUGLIA LA DEROGA AL BLOCCO DEL TURN OVER, E LE PROMESSE NON MANTENUTE DALLO STESSO, NOI PRECARI SIAMO DELUSI DALLA POLITICA CHE CONTINUANDO AD ALIMENTARE LO SCONTRO HA PERSO DI MIRA IL FINE ULTIMO, OVVERO IL BENE COMUNE DELLA PROPRIA GENTE.

A NULLA SONO SERVITE LE RICHIESTE DEL PRESIDENTE DELLA REPPUBBLICA, DEL SOMMO PONTEFICIE PAPA BENEDETTO XVI, E DEL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA MARIO DRAGHI, D’AIUTARE CHI E' PRECARIO NEL MONDO DEL LAVORO.

A NOSTRO AVVISO, USARE LA MORSA DELLA CRISI ECONOMICA, PER IMPORRE ED OBBLIGARE LA CHIUSURA DI 18 OSPEDALI E IL LICENZIAMENTO DI 3000 ADDETTI ALLA SALUTE DEI CITTADINI PUGLIESI, E' SINONIMO DI DITTATURA E MONARCHIA, E DI INCAPACITA' DI GESTIRE LA CRISI STESSA.

COME AL SOLITO PAGANO I LAVORATORI PRECARI E LA SANITA’.

Domenico CIRASOLE PRESIDENTE COMITATO S.p.A. (SANITARI PRECARI ALTAMURANI)

CONTATTI : DCIRASOLE@LIBERO.IT CELL. 3476740259

BLOG: http://precariesenzalavoro.blogspot.com/

Palese:"Caos personale sanitario, la Regione attivi le procedure di mobilità"

Agenzia nr. 872 del 18/02/2011
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e Vendola è chiaro che non vuol sentire quello che diciamo da mesi sulla gestione del personale della sanità, sul blocco del turn over che nulla c’entra col Piano di Rientro e che non vale per le emergenze, sulla necessità che la Regione attivi le procedure di mobilità per garantire ai pugliesi almeno i livelli essenziali di assistenza”. Lo dice in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese.
“Nella più totale assenza di programmazione e norme di governance del sistema sanitario le Asl – slot machines sommerse dai debiti - stanno tagliando alla cieca i servizi agli ammalati. Leggiamo che qualcuno cerca ancora di dare la colpa al Piano di Rientro e al Governo nazionale parlando di blocco del turn over e carenze di personale. Che alcuni Direttori Generali non conoscano le Leggi Regionali è grave, ma che fingano di non conoscerle i consiglieri che le hanno votate è incredibile. Al collega De Caro, che continua a dire che il Governo nazionale deve sbloccare il turn over, consigliamo per la seconda volta di rileggersi la Legge Regionale numero 12 che tutti insieme all’unanimità abbiamo approvato in Consiglio e che, agli articoli 2 e 3 dice: “E’ consentita, ai fini della copertura dei posti vacanti di cui al comma 1 e nel rispetto dei limiti di spesa previsti dall’articolo 2, comma 71, della legge 23 dicembre 2009, n.191 (Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2010), la mobilità tra le

Aziende e gli enti del Servizio sanitario regionale. 3. In caso di comprovata necessità e urgenza,
accertata l’impossibilità di garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza con il personale in servizio anche attraverso le procedure di mobilità di cui al comma 2, la Giunta regionale autorizza il direttore generale, in deroga al blocco del turn-over di cui al comma 1, a procedere alle assunzioni necessarie, nel rispetto dei limiti di spesa previsti dall’articolo 2, comma 71, della l. 191/2009, nonché della programmazione economico-finanziaria prevista nel Piano di rientro ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto-legge 5 agosto 2010, n.125 (Misure urgenti per il settore dei trasporti e disposizioni in materia finanziaria)”. Al collega De Caro consigliamo quindi di sollecitare Vendola e Fiore perché la Giunta si sbrighi ad autorizzare i Direttori Generali ad attivare tutte le procedure di mobilità necessarie e a procedere alla individuazione e alla concessione delle deroghe previste dalla Legge 12 per le assunzioni necessarie”. /comunicato


FONTE: http://www.consiglio.puglia.it/applicazioni/cadan/cms_AgenziaNotizie/dataview.aspx?id=165547

Vendola: la consulta gli boccia la stabilizzazione dei medici e infermieri pugliesi. CAOS NEGLI OSPEDALI!!

Corte Costituzionale Sentenza n. 42 del 11.02.2011 Illegittimità del piano di stabilizzazione del personale medico (e infermieristico) della regione puglia, in merito al divieto dell'utilizzo delle graduatorie concorsuali.

VENDOLA UCCIDE LA “SANITA’ PUBBLICA”

In allegato il comunicato consegnato a tutti i consiglieri regionali d parte dei medici, infermieri e tecnici, durante il consiglio regionale pugliese del 18.01.2011 monotematico sul processo degli internalizzandi.
Il Comitato chiede a tutte le forze politiche e sociali, di porre attenzione anche alla grave situazione dei 4000 medici e infermieri che il 31.03.2011 della regione puglia andranno a casa.
SU FACEBOOK LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE TENUTASI A BARI IL 18.01.2011, NEI PRESSI DELLA REGIONE PUGLIA DI VIA CAPRUZZI:
http://www.facebook.com/pages/Precari-E-Senza-Lavoro/111062385624986?v=photos&ref=sgm#!/album.php?aid=24014&id=111062385624986


VENDOLA UCCIDE LA “SANITA’ PUBBLICA”
Vendola, nega il diritto alle cure dei meno abbienti, degli anziani, degli extracomunitari, dei poveri privi di auto propria, manda a casa 4000 (circa) medici, infermieri, tecnici della sanità pubblica, chiude 18 ospedali, taglia 2200 posti letto della sanità pubblica, senza edificare nulla di nuovo!!
La politica del governo VENDOLA è la causa del decesso della SANITA’ PUBBLICA.
Al consiglio della regione Puglia chiediamo, di garantire il diritto alle cure di tutti i pugliesi, anche di chi decide di non affollare le grandi città, e popolano realtà come Santeramo, Ruvo, Grumo, Noci, Bitonto, Cisternino, Mottola e Massafra, Torremaggiore, S.Marco in Lamis, Monte S.Angelo, S.Cesario, Maglie, Gagliano del Capo, Poggiardo, Minervino, e Spinazzola ecc..
VENDOLA asporta la sanità dai piccoli centri, lasciandoli definitivamente agonizzanti e privi di qualsivoglia struttura a tutela della salute.
Se VENDOLA edificasse “prima” un’alternativa e “poi” demolisse il vecchio, eviterebbe di mandare a casa 4000 medici, infermieri e tecnici!!!!
Noi sanitari (medici, infermieri, tecnici) chiediamo il rispetto del dettato costituzionale, delle normative europee (Consiglio dell'unione europea n. 70 del 28 giugno 1999), nazionali (d.lgs. n. 368 del 2001), e dell'insegnamento della Corte Costituzionale (sentenza n. 274 del 2003), che prevedono la trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato (stabilizzazione) di personale in posizione precaria a vantaggio dei lavoratori e dell'amministrazione alla quale essi sono applicati, in ragione dell'esperienza acquisita.
Dunque, concludendo a nostro avviso VENDOLA è l’unico indagato, imputato e colpevole del decesso della sanità pugliese, sempreché non dimostri il contrario!!
ANCHE PERCHE’ SE NON SUA, DI CHI E’ LA RESPONSABILITA’ DEI TAGLI IN SANITA’????
Altamura, li 18.01.2011
Domenico CIRASOLE ( - dcirasole@libero.it - cell. 3476740259 - )
PRESIDENTE COMITATO S.p.A. (Sanitari precari Altamurani) http://precariesenzalavoro.blogspot.com/

Parlano di noi:
http://www.quotidianodipuglia.it/articolo_app.php?id=35789&sez=
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/18-gennaio-2011/regione-ordine-giorno-sanitapdl-esce-aula-proteste-precari-181282393771.shtml